Tempo passato a meravigliarmi.

Il desiderio di aprire vecchi cassetti e di liberare il lavoro di anni mi ha convinto che il momento fosse giunto.

L’idea di condividere un trascorso importante e rendere accessibile ad amici e curiosi il mio personale punto di vista sulla luce e la materia, mi ha spinto a creare questa finestra di attimi e colori, ombre, forme e movimenti.

Lo scatto fotografico che più mi si addice cerca nel dettaglio, complice la grazia della luce.

Mi perdo nell’inquadratura, mi identifico completamente nella presunta armonia ritrovata. Catturato dal mio “perfetto”, provo a rendere la complessa stratificazione della materia, il suo perenne divenire.

Presuntuosamente cerco di cogliere questo quid, ed è con gioia ed emozione che ve ne rendo partecipi.

Ho studiato fotografia diversi anni, avrei voluto disegnare in compenso.

La fotografia è costosa, tecnologica, studiarla bene è un salasso! Ma, attraverso questo percorso formativo, la mia mente – vista, già portatrice di brama, accrebbe le sue doti, diventò più rapida nelle valutazioni, coercitiva nelle conclusioni.

Non v’è la possibilità di un doppio attimo, di un ripetersi del tempo, di un duplice avvenimento.

La luce, l’acqua, la bruma, il fango stesso, sorgono e passano, mischiandosi a vicenda in sempre nuove creature.

Ho camminato molto, ho fotografato anche, ho scritto qualcosa. Ho provato attraverso tutto ciò a far emergere qualcosa di me che fosse verità, intima e impavida. A volte credo di esservi riuscito. Ho anche scolpito, intarsiato, modellato, costruito oggetti.

Oggi viviamo, io e la mia compagna, in uno splendido posto sull’Appennino tosco emiliano, accogliamo gruppi di praticanti attività olistiche in una struttura immersa nella quiete e nella bellezza. Questo luogo si chiama Centro della Terra, e ce ne prendiamo cura come Associazione Nabhi. Continuo a fotografare, a camminare, a meravigliarmi dell’unicità delle cose.

Tento il vero amore.